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La PFAPA durante il periodo di quarantena per Coronavirus COVID-19

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Il COVID-19 sta cambiando le nostre vite

Da Gennaio 2020 l’epidemia di Coronavirus, particolarmente infettiva, si è diffusa in tutto il mondo e in modo particolare in Italia, mettendo a dura prova in Sistema Sanitario, e producendo le nefaste conseguenze che tutti noi purtroppo conosciamo bene. Sono momenti difficili: molti famiglie hanno subito dei terribili lutti, medici, infermieri, farmacisti, commessi e altre categorie, sono obbligati a lavorare, mettendo a rischio la propria vita ogni giorno, mentre il resto delle persone sono in quarantena forzata, chiusi nelle proprie abitazioni.

Immaginiamo che non sia un periodo facile sopratutto per i genitori che hanno in casa un figlio “PFAPINO”. Alle normali preoccupazioni si sono aggiunte anche tutte quelle causate da questo virus letale e dalla chiusura forzata in casa, con il sistema sanitario praticamente al collasso. Per questo abbiamo voluto scrivere questo articolo, dove cercheremo di fornirvi informazioni mirate ed  alcuni consigli utili.

Informazioni su COVID-19 e PFAPA

Innanzitutto vogliamo tranquillizzarvi, dandovi il dato più importante: il tasso di mortalità da 0 a 29 anni è 0%, mentre la percentuale di persone che si ammalano da 0 a 18 anni è dell 1,2% (fonte ISS dati al 27 Marzo 2020). Praticamente la possibilità che i vostri figli si ammalino di Coronavirus è assai remota, almeno su questo potete stare tranquilli!

Partendo da questo dato di fatto rassicurante, di seguito riportiamo alcune informazioni che possono aiutarvi a sciogliere qualche dubbio:

  • in base alle informazioni disponibili al momento sul nuovo Coronavirus, i bambini con malattie reumatiche non sono a maggior rischio di infezione.
  • in caso di necessità, durante un attacco tipico di PFAPA, è possibile assumere farmaci cortisonici in quanto, nei dosaggi solitamente utilizzati, non provocano complicazioni in caso di sovra-infezione da Covid-19. E’ sempre consigliato avvisare il medico pediatra e consultarsi con lui prima della somministrazione.
  • Si può assumere ibuprofene in questo periodo? Alcuni pazienti che avevano assunto Ibuprofene (un farmaco antinfiammatorio non steroideo, FANS) avevano gravi infezioni COVID19. Al momento non si sa se si tratta di una coincidenza (poiché i sintomi dell’influenza sono trattati con i FANS) o di un nesso causale. Questa associazione non è stata ancora descritta altrove, e statisticamente il legame non è “significativo”. Tuttavia, se si vuole applicare il principio di precauzione, si può raccomandare l’uso del paracetamolo al posto di un FANS di prima linea per il trattamento dei sintomi dell’influenza.
  • Si sviluppa l’immunità al virus dopo averlo contratto ed essere guariti? Non è chiaro. Probabilmente si sviluppa una certa immunità al COVID 19/SARS CoV-2, che però non è completa. Ciò significa che si può contrarre di nuovo la malattia, ma probabilmente in forma più lieve.
  • Il dott. Luigi Sinigaglia, Presidente Società Italiana di Reumatologia (SIR) afferma:

    Nel ribadire che le misure di igiene e di protezione sanitaria messe in atto nel nostro Paese sono state e continuano ad essere di altissimo livello e intensità, la Società Italiana di Reumatologia tiene a sottolineare che al momento non servono precauzioni speciali se non quelle che le autorità sanitarie stanno emanando.In particolare non vi sono elementi a favore di una attenuazione o di incaute sospensioni di terapia nei nostri pazienti, certi come siamo del fatto che uno dei principali predittori di infezioni nelle malattie infiammatorie croniche di pertinenza reumatologica, è l’attività di malattia piuttosto che la terapia seguita dal paziente.

Qualche consiglio

Gestire l’emergenza Coronavirus reclusi in casa per la quarantena, il cambio dei ritmi familiari e le limitazioni negli spostamenti non è facile per noi adulti e tanto meno per i bambini. Come possiamo aiutarli a capire cosa sta succedendo evitando di spaventarli? Come gestire i loro momenti di agitazione, difficoltà e paura a causa dell’ignoto che apprendiamo ogni giorno attraverso i mezzi di comunicazione?

Sicuramente sarebbe consigliabile non esporre i più piccoli ai telegiornali e alla programmazione delle news in tempo reale, che più di tutto comunicano un senso di angoscia e incertezza per il futuro. Meglio parlare con loro, informarli filtrando il messaggio in modo che non arrivi con un tono troppo pessimistico e allarmante. I bambini più piccoli amano imparare e conoscere il mondo attraverso le storie e i racconti: questo è il modo migliore per informarli su che cos’è il corona virus, su quali precauzioni dobbiamo adottare per proteggerci e sul perché dobbiamo rimanere in casa, non solo per evitare il contatto ma per evitare di essere noi stessi portatori di contagio. Un’occasione per parlare di responsabilità da un punto di vista pratico e non solo teorico.

Un valido aiuto per illustrare in modo corretto ai nostri bambini cosa sta succedendo è il progetto Storia di un Coronavirus, un racconto scritto dalla psicologa e psicoterapeuta dell’Unità per la Disabilità Complessa e le Malattie Rare del Neurosviluppo della UONPIA della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Francesca Dall’Ara, e tradotto in disegni dall’illustratrice Giada Negri in collaborazione con il Policlinico di Milano.

Anche se si è costretti a casa, bisogna evitare la sovraesposizione agli schermi, soprattutto per i bambini al di sotto dei due anni. Videogiochi, televisione, tablet e cellulari sono molto attrattivi e intrattengono i piccoli incollandoli allo schermo impietosamente. Per evitare che ciò avvenga, chi ha a disposizione un giardino privato o una terrazza, dovrebbe invogliarli nelle belle giornate, a stare sopratutto all’aria aperta, approfittando dei benefici dell’esposizione solare. Se questo non è possibile, si può sfruttare il tempo che anche gli adulti hanno a disposizione in questo periodo di quarantena per coinvolgerli in attività e giochi di famiglia. Vanno benissimo giochi in scatola, lego, giochi di carte, mimare, raccontare o leggere storie, qualsiasi gioco che è possibile fare tutti assieme, magari inventando sfide o giochi nuovi.

Per finire vi lasciamo una serie di link utili che vale la pena di visitare, consigliati dall’associazione UNIAMO:

Alcune delle informazioni contenute in questo articolo sono state reperite sui seguenti siti:
AMRI, reumatismo.ch, Apmarr, UNIAMO

MauroLa PFAPA durante il periodo di quarantena per Coronavirus COVID-19

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