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Divulgazione

Pur essendo considerata una malattia rara, la sindrome di Marshall o sindrome PFAPA sembrerebbe più diffusa di quanto si possa pensare e questo è testimoniato anche dal nuero crescente di genitori che si aggiungono al nostro gruppo Facebook ogni giorno.

Nonostante non sia poi così rara, la maggior parte delle famiglie arrivano ad avere una diagnosi certa solo dopo diversi mesi, a volte anni, dall’insorgenza dei primi sintomi. Durante questo periodo la famiglia vive in uno stato di angoscia e difficoltà obbiettive nell’affrontare la malattia senza sapere contro cosa sta combattendo e senza sapere come prodigarsi per fare stare meglio il piccolo paziente.

Da un sondaggio proposto ai genitori della nostra community, alla domanda “Pensi che la pfapa sia conosciuta da medici e enti ospedalieri?” solo il 3% ha risposto di si, mentre il 36% ha risposto no e il rimanente 58% ha risposto “non abbastanza”.

La PFAPA è una malattia “benigna” che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente con la crescita, non compromette la crescita e lo sviluppo psicofisico del bambino, gli attacchi di norma si risolvono spontaneamente dopo 3 -5 giorni, durante i giorni in cui non si manifestano gli attacchi, i bambini hanno una vita normalissima e non devono osservare nessuna precauzione particolare, nei casi più difficili o gravi, la tonsillectomia può essere risolutiva con una buona percentuale di successo.

Queste caratteristiche forse sono le motivazioni che spiegano la carenza di informazione che dilaga su questa febbre periodica, la difficoltà e i tempi troppo lunghi per ottenere una diagnosi e i pochi studi che sono stati portati avanti a riguardo.

Purtroppo, molto spesso, in queste considerazioni non si tengono presenti aspetti molto importanti che ricadono pesantemente sulla famiglia e sui bambini:

  • Le continue malattie dei bambini (mediamente ogni 20 giorni) impediscono loro di avere una vita prescolastica e scolastica normale e serena
  • A causa delle febbri ricorrenti i bambini sono costretti a rinunciare alla partecipazione ad eventi importanti della loro vita
  • Per la mancanza di informazioni, i bambini a volte vengono emarginati e cadono vittime di pregiudizi a causa della loro malattia
  • Durante gli attacchi lo stress, il dolore e la prostrazione sono molto acuti
  • La qualità di vita di tutta la famiglia è seriamente compromesso: sono frequenti malumori, sconforto, litigi. E’ difficile portare avanti serenamente una routine quotidiana
  • Alcuni genitori devono lasciare il lavoro per poter seguire il figlio ed assisterlo durante gli attacchi. (Dal nostro sondaggio il 30% delle madri hanno dovuto licenziarsi o hanno perso il lavoro a causa delle frequenti assenze)

Per questi motivi noi di Mamme e PFAPA riteniamo che si possa fare ancora molto a riguardo, per far conoscere più possibile l’esistenza di questa patologia, affinchè venga facilmente riconosciuta dalle famiglie colpite e velocemente diagnosticata dai pediatri di base.

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Risonanza mediatica

La sindrome di Marshall o sindrome PFAPA (febbre periodica, stomatite aftosa, faringite, adenite cervicale) è una malattia pediatrica, caratterizzata da episodi febbrili ricorrenti e rientra quindi nelle febbri periodiche.

Le febbri periodiche sono un gruppo di malattie rare, caratterizzate dalla ricorrenza di episodi febbrili poco chiari, accompagnati da una varietà di altri sintomi infiammatori (come dolori addominali, articolari e eruzioni cutanee). Non esistono cure specifiche e definitive, ma la diagnosi genetica può aiutare a scegliere i trattamenti più adatti o a raggruppare i pazienti per lo studio di nuovi approcci terapeutici.

Pur trattandosi di una malattia rara, entrando in contatto con essa in realtà ci si rende conto che è più diffusa di quanto ci si possa aspettare, eppure gli studi di questa patologia non sono molto diffusi e, anche in ambiente medico pediatrico, se ne parla molto poco e spesso viene addirittura ignorata.

A causa di questa carenza informativa e di questa lacuna nell’ambiente pediatrico, troppo spesso un giovane paziente arriva ad avere una diagnoasi certa dopo mesi, in alcuni casi dopo anni, vivendo quel periodo nell’incertezza, nell’angoscia e assumendo farmaci che non aiutano in alcun modo a migliorare la qualità di vita.

Uno degli scopi che si prefigge Mamme e PFAPA, è quello di accendere i riflettori sulla malattia, sollecitare la discussione e la ricerca nell’ambiente medico-scientifico, stimolare la diffusione delle informazioni e portare a conoscenza di tutti i medici pediatri dell’esistenza di questa patologia, utilizzando tutti gli strumenti mediatici possibili:

  • stringendo partnership con altre associazioni che operano nel campo delle febbri periodiche
  • organizzando o promuovendo eventi, convegni, dibattiti
  • coinvolgendo prestigiosi Medici Specialisti che studiano e si interessano di febbri periodiche reumatiche.
MauroRisonanza mediatica
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Conforto

Quando ci si trova a confrontarsi per le prime volte con questa malattia, una delle realtà con cui ci si trova a combattere è quella di non essere compresi. E’ difficile far capire a chi non è direttamente coinvolto con la malattia, cosa sta succedendo, cosa sta travolgendo e sconvolgendo la vita del bambino e di tutta la famiglia. Si è spesso fraintesi, non c’è la volontà di capire una malattia così particolare che può essere facilmente scambiata per mali di stagioni, influenza o tonsillite.

Stanchi di questa situazione, spesso i genitori si chiudono in se stessi, caricandosi di tutto il peso e la responsabilità della malattia, rinunciando a cercare conforto o comprensione nei conoscenti, nei familiari, perdendo spesso anche la fiducia nei medici.

La community Mamme e PFAPA è nata principalmente con lo scopo di creare una rete, una grossa famiglia allargata, dove ogni genitore alle prese con questa malattia si possa sentire accettato, ma sopratutto capito e confortato, in un ambiente sereno dove è possibile confrontarsi, chiedere consigli o semplicemente scambiare due chiacchiere.

Per questo uno dei principali scopi della nostra comunità, rimane il conforto: consolare, supportare ed essere vicini ai genitori che si trovano spesso soli a combattere con questa malattia utilizzando siti internet, forum, canali social e qualsiasi altro strumento che favorisca il dialogo, il dibattito e lo scambio di opinioni o consigli utili, o anche semplicemente per dire una parola di conforto.

Entra anche tu nella nostra community

MauroConforto
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